PsicoPersonaggi: Freud e la nascita della psicoanalisi
Freud nasce nel 1856 a Freiberg, nell’odierna Repubblica Ceca (al tempo chiamata Moravia) ma si trasferisce insieme alla. Famiglia a Vienna a soli 4 anni.
Il padre è Jacob Freud, un ebreo galiziano commerciante di lana. Il giovane Sigmund non ricevette dal padre un’educazione tradizionalista, eppure già in giovanissima età si appassionò alla cultura e alle scritture ebraiche, in particolare allo studio della Bibbia.
Appare sin da subito un giovane brillante, si diploma e poi laurea in medicina iniziando ad esercitare come medico all’ospedale generale di Vienna nel Reparto psichiatria.
Nel 1884, mentre lavora in questo ospedale, Freud comincia gli studi sulla cocaina, sostanza allora sconosciuta. Egli scopre che la cocaina, utilizzata dai nativi americani come analgesico, ha forti poteri sulla psiche che sperimenta su se stesso osservandone gli esiti stimolanti e privi, a suo dire, di effetti collaterali rilevanti.
Negli anni successivi collabora con il grande Charcot a Parigi, e si avvicina all’ ipnosi come cura per l’isteria, che inizia a considerare un vero e proprio disturbo della psiche e non una simulazione, come sostenuto fino ad allora, dovuto ad eventi traumatici che la nostra mente cerca di rimuovere. Si dedica quindi allo studio dell’ipnosi e dei suoi effetti nella cura dei pazienti, influenzato dagli studi di Joseph Breuer.
E’ così che nasce la psicoanalisi, procedimento d’indagine dei processi mentali altrimenti inaccessibili alla coscienza, che si focalizza sull’indagine della mente attraverso lo studio delle libere associazioni, dei lapsus, atti mancati ed involontari e l’interpretazione dei sogni. Diviene successivamente famosissimo il caso di una sua giovane paziente isterica, Anna O., che Freud prende molto a cuore.
L’inconscio, la rimozione, l’Es, l’Io e il SuperIo
Ma il contributo più significativo di Freud al pensiero moderno è l’elaborazione del concetto di inconscio.
Secondo Freud la consapevolezza è distribuita tra i diversi strati di cui è composta la mente. Per questo esistono pensieri non immediatamente disponibili in quanto non coscienti, ovvero inconsci. L’inconscio è una parte della mente da cui generano una serie di comportamenti attuati senza essere sottoposti al controllo della coscienza. Una delle principali caratteristiche dell’inconscio è la sua particolare logica, legate alla soddisfazione immediata del piacere.
Elemento cruciale del funzionamento dell’inconscio è la rimozione. Secondo Freud, spesso i pensieri e le esperienze sono così dolorosi da essere considerati insopportabili e per questo sono banditi dalla mente e dalla coscienza, ovvero rimosse, ma possono riaffiorare.
Freud elaborò inoltre un modello in grado di spiegare il funzionamento della mente, suddividendo l’apparato psichico in tre istanze, ovvero tre componenti principali: Es, Io e Super Io.
L’Es è la componente responsabile dei processi di identificazione e soddisfazione dei bisogni più primitivi e istintuali della persona, contrapposto al Super Io che rappresenta la coscienza e le sue sotto componenti di etica, regole. e morale. L’ Io può essere identificata come una componente che fa da ponte tra le prime due espletando una funzione mediatrice. L’Io consente all’individuo di trovare un punto di equilibrio che gli permetta di soddisfare i bisogni istintivi da un lato e di rispondere efficacemente alle richieste etiche e morali dall’altro.
Tutte questi concetti erano una novità assoluta per l’epoca e hanno aperto la strada a tutti i successivi studi psicologici, rendendo l’inventore della psicoanalisi una figura celebre e immortale, sebbene vista con enorme diffidenza all’epoca.
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